La via Giuseppe La Farina nel tratto che va da via S. Cecilia alla
stazione è una camera
a gas.
Mentre il
viale Boccetta è aperto e ventilato, la via La Farina, specialmente
nell'ultimo tratto, è chiusa da edifici di
25 metri di altezza per un
chilometro di gas di scarico
saturo fino alla
nebbia. Oltre i
4000
(quattromila) autocarri/camion/autocisterne e le
8000
auto che ogni giorno attraversano Messina, in questa via si concentra
anche gran parte del traffico interno della città. Più volte le
centraline di controllo sono andate oltre i limiti di pericolo ma
mai niente è stato fatto per
diminuire i gas di scarico.
I bambini, che sono più esposti a tali gas, frequentano molto questo
tratto di strada per via delle scuole che vi si trovano:
asilo nido
via S. Cecilia,
scuola elementare
"Mazzini", scuola
media "Gallo",
istituto nautico, istituto "Verona Trento", facoltà di Scienze
Politiche. I camion sono anche
cisterne di liquidi chimici,
infiammabili ed anche esplosivi,
estremamente pericolosi in caso di incidente stradale. Perché per
traghettare devono avere
una nave tutta per loro e senza passeggeri, mentre in città possono
transitare in zone altamente pericolose per i cittadini correndo a 50
all'ora? In questo tratto di via La Farina ci sono moltissime attività
commerciali fra le quali una decina del settore alimentare.
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