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L'ITALIA E LA DISTRUZIONE DELL'INDIPENDENZA ALBANESE |
FIN DALLA NASCITA, NEL 1913, L'ALBANIA E' STATA UNA PEDINA DEL GIOCO DIPLOMATICO E STRATEGICO DELLO STATO ITALIANO NEI BALCANI. (IN FUNZIONE ANTI AUSTRO-UNGARICA E ANTI IMPERO OTTOMANO).
SOTTO IL FASCISMO COME PARTE DEL DISEGNO DELLA JUGOSLAVIA. NEL 1939 PER PREVENIRE L'ALLARGAMENTO DELL'INFLUENZA TEDESCA NEI BALCANI.
L'OCCUPAZIONE STABILE DI VALONA, PORTA STRATEGICA DELL'ALBANIA, E L'EGEMONIA ECONOMICA SULL'INTERA REGIONE, DOVEVANO RAPPRESENTARE IL CORONAMENTO DELLA VISIONE DELL'ADRIATICO COME MARE INTERNO ITALIANO.
DECISIVA PER LA PENETRAZIONE ITALIANA FU L'INTESA CON IL DITTATORE (DI FATTO) ZOG, CHE FAVORI' LA STIPULA DI IMPORTANTI ACCORDI ECONOMICI, DI COMMERCIO E NAVIGAZIONE (GENNAIO 1924).
L'ITALIA OTTENNE UNA CONCESSIONE PETROLIFERA, INFERIORE A QUELLA ACCORDATA ALLA ANGLO-PERSIAN MA, SOPRATTUTTO NEL MARZO 1925, RIUSCI' A BATTERE LA CONCORRENZA INGLESE NEGLI AIUTI CONCESSI A ZOG PER LA CREAZIONE DELLA BANCA DI EMISSIONE CON LA CONCESSIONE DI UN PRESTITO, CHE MISE L'ITALIA IN GRADO DI CONTROLLARE LO SVILUPPO, PER QUANTO MODESTO, DELL'ALBANIA.
IL PRESTITO PROVENIVA DA UN CONSORZIO DI BANCHE ITALIANE CAPITANATE DAL CREDITO ITALIANO.
L'ACCORDO APRI' FRA L'ALTRO LA STRADA ALL'INCAMERAMENTO DA PARTE DELL'ITALIA DELL'ORO ALBANASE. CON L'ACCORDO SEGRETO MILITARE DELL'AGOSTO 1925, MA SOPRATTUTTO CON IL PRIMO E IL SECONDO PATTO, L'ITALIA ENTRA DI FATTO NEL QUADRO SEMPRE PIU' ESPLICITO DELL'ISOLAMENTO DELLA JUGOSLAVIA.
IL SECONDO ACCORDO DEL 1927 ERA UNA VERA E PROPRIA ALLEANZA "DIFENSIVA" VENTENNALE CHE SI PROSPETTAVA COME UNA TAPPA FONDAMENTALE DELL'ESPANSIONE DELL'ITALIA NEI BALCANI.
7 APRILE 1939, SBARCO E OCCUPAZIONE DELL'ALBANIA. LA PROPAGANDA FASCISTA CERCO' DI LEGITTIMARE LA SPEDIZIONE MILITARE E LA DISTRUZIONE DELL'INDIPENDENZA ALBANESE SCARICANDO SUL SOVRANO (NEL 1928 IL PRESIDENTE ZOG SI ERA PROCLAMATO RE CON LA COPERTURA DELL'ITALIA) LA RESPONSABILITA' DEL DISORDINE CHE REGNAVA NEL PAESE E LE COLPE DI "QUESTO RE DISSIPATORE ED INFIDO" COME SE A SOSTENERLO NON FOSSE STATA ESSENZIALMENTE L'ITALIA, CHE AVEVA LARGHEGGIATO IN LARGIZIONI FINANZIARE PER SPEZZARE OGNI POSSIBILE RESISTANZA ALLA SUA DILAGANTE PENETRAZIONE: DI FATTO UN'OPERA DI CORRUZIONE IN GRANDE STILE.
CIANO FU L'ARTEFICE DELL'ANNESSIONE DELL'ALBANIA ALL'ITALIA. A CAPO DEL GOVERNO ALBANESE FU POSTO L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VERLACI.
IL 12 APRILE UN'ASSEMBLEA COSTITUENTE DI NOTABILI TRA I QUALI UN NUMERO SPROPOSITATO DI ECCLESIASTICI CATTOLICI E ARISTOCRATICI, OFFRI' LA CORONA A VITTORIO EMANUELE III.
IL 16 APRILE UN VERO ATTO DI SOTTOMISSIONE, A ROMA (PALAZZO REALE) SUGGELLO' LA FINE DELL'INDIPENDENZA ALBANESE. IL 18 APRILE FU ISTITUITO PRESSO IL MINISTERO DEGLI AFFARI ALBANESI (PENDANT DEL MINISTERO PER L'AFRICA ITALIANA).
LA NOMINA DI ALCUNI ALBANESI FILOITALIANI IN ORGANIZZAZIONI UFFICIALI SERVI' A COPRIRE LA REALE SUDDITANZA NELLA QUALE ERA POSTA L'ALBANIA.
L'UNIONE ECONOMICO-DOGANALE CONSEGNO' L'ALBANIA ALLO SFRUTTAMENTO INDISCRIMINATO DA PARTE DELL'ITALIA MENTRE LE FORZE ARMATE ALBANESI FURONO INCORPORATE IN QUELLE ITALIANE.
LO STATUTO ELARGITO DA VITTORIO EMANUELE III AL POPOLO ALBANESE IL 3 GIUGNO 1939 NON FECE CHE RIBADIRE LA SUDDITANZA.
LO PSEUDO PARLAMENTO ALBANESE FU ESEMPLATO SUL MODELLO DELLE ISTITUZIONI FASCISTE E DENOMINATO CONSIGLIO SUPERIORE FASCISTA CORPORATIVO.
SCOMPARVE IL MINISTERO DEGLI ESTERI ALBANESI CHE FU INCORPORATO IN QUELLO ITALIANO.
UNA MAREA DI FUNZIONARI ITALIANI OCCUPO' TUTTI I POSTI DI COMANDO ALBANESI, NELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E NELL'ECONOMIA.
L'ALBANIA DIVENNE NON SOLO TEATRO DI GUERRA MA ANCHE TERRA DI RAPINA DI OGNI GENERE DI SFRUTTATORI SENZA SCRUPOLI.
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DOMENICA 6 APRILE 1997 ENZO COLLOTTI "IL MANIFESTO" |