RAFFINERIA PAGA DANNI A
TUTTI |
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GIORNALE DI SICILIA CRONACA 03/04/2005
MILAZZO. I cittadini del comprensorio di Milazzo potranno chiedere il risarcimento dei danni subiti a causa delle industrie presenti nella zona. A sostenerlo sono gli avvocati del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dei consumatori, dopo quello che viene considerato un valido precedente: la sentenza del 10 novembre dello scorso anno con la quale il giudice monocratico del Tribunale di Milazzo, Giuseppe Martello, ha condannato quattro dirigenti della Raffineria Mediterranea accusati di aver violato le norme ambientali nel periodo compreso tra gennaio del 1999 e maggio del 2002. E' stato stabilito, inoltre, il risarcimento del danno in favore di quindici cittadini e dell'associazione ambientalista Tsc che si sono costituiti parte civile. |
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Della condanna e delle motivazioni della sentenza, rese note a febbraio del 2005, si è parlato nel corso di un'assemblea pubblica che si è svolta nel salone parrocchiale di Pace del Mela. Tra i relatori l'avvocato Giuseppe Salvo, responsabile zonale del Codacons, e l'avvocato Antonio Cardile, responsabile provinciale. "Sono quattro i danni risarcibili derivati dall'inquinamento - ha spiegato l'avvocato Salvo -. Il danno alla salute consiste nella menomazione all'integrità psico-fisica conseguente a patologie causate direttamente dall'inquinamento, come le malattie respiratorie e i tumori. In questo caso il giudice di Milazzo non ha liquidato i danni generati da malattie direttamente connesse ai reati per i quali sono stati condannati i dirigenti della Raffineria perch‚ nessun interessato ne ha fatto richiesta. I danni alle cose si possono distinguere, invece, in danni alle cose mobili e immobili. In entrambi i casi devono essere prodotti direttamente dall'inquinamento come nelle ipotesi di una ricaduta di polveri o ceneri provenienti dalle ciminiere o del versamento di sostanze tossiche nei pozzi o sul suolo". L'avvocato Cardile si è soffermato sugli altri due tipi di danno. "Sofferenze e patema intimo costituiscono il danno morale. Quello esistenziale è dato dalle alterazioni al normale benessere fisico e psichico che derivano dalle condizionamenti che l'inquinamento impone alle consuete attività della vita quotidiana" Angela Calderone |
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"Troppi morti per
tumore a Milazzo" giornale: La Sicilia |
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Il numero
maggiore di morti si è registrato nella fascia intermedia, ossia nei
dieci comuni compresi fra i 5 e i 10 km dalla centrale (11.378). Nel
comprensorio che racchiude i comuni della fascia 1 di San Filippo
del Mela, Milazzo, Pace del Mela,Condrò e Merì (fino a 5 km dal polo
industriale), si sono avute 6.507 morti, 4.776 quelle nei sei comuni
della fascia 3 compresi fra i 10 e i 15 Km dalla centrale
termoelettrica. «Lo stato di salute delle popolazioni residenti nel
territorio esaminato - dice Raffaella Uccelli, ricercatrice della
sezione tossicologia e scienze biomediche dell' Enea - è decisamente
buono rispetto alla provincia di Messina e alla Sicilia nel suo
complesso». |
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Il numero maggiore di morti si è registrato nella fascia intermedia, ossia nei dieci comuni compresi fra i 5 e i 10 km dalla centrale (11.378). Nel comprensorio che racchiude i comuni della fascia 1 di San Filippo del Mela, Milazzo, Pace del Mela,Condrò e Merì (fino a 5 km dal polo industriale), si sono avute 6.507 morti, 4.776 quelle nei sei comuni della fascia 3 compresi fra i 10 e i 15 Km dalla centrale termoelettrica. «Lo stato di salute delle popolazioni residenti nel territorio esaminato - dice Raffaella Uccelli, ricercatrice della sezione tossicologia e scienze biomediche dell' Enea - è decisamente buono rispetto alla provincia di Messina e alla Sicilia nel suo complesso». |
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Lo studio
evidenzia «una mortalità significativamente superiore per tumori del
polmone, del fegato e per malattie respiratorie nelle classi di età
inferiore a 65 anni». «Mentre però la mortalità totale e per
malattie respiratorie è in calo - aggiunge Uccelli - quella per
tumori al polmone e del fegato sembra essere in crescita, anche se i
livelli sono sempre inferiori alla media nazionale». Il tasso di
mortalità è più elevato nei maschi. «Ciò - conclude la ricercatrice
- spingerebbe a ipotizzare una maggiore influenza dell'esposizione
professionale a quella ambientale». Secondo la responsabile del
progetto «Artmesia 2», Maria Cristina Mammarella, «l'indagine
sull'area di Milazzo può essere esportata in altre realtà». «I dati
- sottolinea - ci consentiranno di simulare la presenza di un nuovo
impianto industriale tenendo conto dell'impatto che sostanze
inquinanti possono avere sulla popolazione e sull' ambiente». |