Giuseppe Rodi

 

CENSURA DELLA GAZZETTA SULLE NOTIZIE DEL SINDACO

   

Oggi, primo settembre 2004, anniversario della rivoluzione di Messina del 1847, la Gazzetta del Sud ha dato notizia della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana del 25 agosto della fissazione della scadenza per il prossimo 15 settembre della data per presentare le memorie di tutte le parti interessate al procedimento contro l'ex sindaco.

La Gazzetta ha inserito la nota in un quadrato nell'angolo in basso a destra dell'ultima pagina della cronaca di Messina, accanto ad un accoltellamento, il titolo dell'accoltellamento è molto più vistoso della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana.

   
La Suprema Corte di Cassazione chiede alla Consulta della Corte Costituzionale se il decreto legge 80 del 29 marzo 2004 che ha depenalizzato il reato di peculato d'uso COME CAUSA OSTATIVA DI CANDIDABILITA' abbia avuto i requisiti di urganza e indifferibilità.

Il Parlamento governato da Berlusconi ha poi trasformato in legge questo decreto in legge.
Già il 26 agosto la Gazzetta in una pagina intera di articoli , interviste e foto NON HA MAI NOMINATO L'AUTORE DI QUESTO GRANDE RISULTATO, Giuseppe Rodi, un cittadino che da solo ha fatto il ricorso attraverso una azione popolare prevista da una recente legge dello Stato.

   

La CENSURA continua anche sui particolari dei contenuti tecnico-legali relegando gli articoli ai margini del giornale.
La Sicilia di Catania non dedica neanche una parola alla notizia.
La sua pagina di cronaca di Messina è sempre bloccata da uno schema che vede sempre due foto a colori (e di colore) nel centro del foglio a discapito di notizie su Messina che invece non trovano spazio.