MESSINA DEI PROSSIMI 50 ANNI SI DECIDE OGGI SENZA APPELLO |
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ANCHE NELLE GUIDE TURISTICHE MESSINA E' CANCELLATA DALLA STORIA IL COLORE DELLA VERGOGNA ESISTE SOLO NELLA VIGNETTA | |||
Messina, Sicilia Agosto 2004 Europa dei Popoli e delle Regioni BioregionalismoMercato unico del Mediterraneo 2010
La SICILIA ha una media di UN Comune (Totale Comuni = 390) ogni 13.000 ABITANTI (A = 5.000.000)
La Sardegna “ UN Comune (C=376 tot.) ogni 4.390 Abitanti (A=1.651.000) La Lombardia “ UN Comune (C=1.546 tot.) ogni 5.700 A, se si esclude Milano si arriva a 1C ogni 5.000 A IL Piemonte “ UN Comune (C=1.209) ogni 3.500 A, se si esclude Torino si arriva a 1C ogni 2.843 A La Calabria “ UN Comune(C=409) ogni 5.060 A
LA MEDIA ITALIANA è di UN Comune ogni 7.042 Abitanti la più bassa in Europa“ FRANCESE UN “ ogni 1.600 A, se si esclude Parigi si arriva a ……….. “ GRECA UN “ ogni 1.985 A, se si esclude Atene si arriva a………… “ AUSTRIA UN “ ogni 3.491 A “ GERMANIA UN Comune ogni 5.143 A, se si escludono Berlino, Monaco, Hamburgo si arriva a 1C ogni … A In Germania esistono 3 città Stato e 4 lander federati
Comune di Messina oggi: 260.000 abitanti 40.000 iscritti all’Università 5° Policlinico Universitario d’Europa 14 Quartieri 40 VILLAGGI
Il territorio di Messina è uno dei più antichi del pianeta. I Monti Peloritani erano già emersi nell’EOCENE insieme ai Monti Sicani , il Monte Judica di fronte a Ramacca, i Monti sul mare di Alcamo, tutti questi luogli erano arcipelaghi di isole, i Peloritani (+ i Nebrodi) costituivano l’unica grande isola da Castanea a Capizzi. Geologicamente emerge uno strato della crosta terrestre che normalmente si trova a grande profondità, composto principalmente di GNAIS (300 milioni di anni), esistono giacimenti di argento, tracce di oro, piombo, pecblenda, recenti ritrovamenti di gas metano aprono ipotesi di giacimenti di petrolio.
Messina è una città-porto al centro del Mediterraneo, i suoi interessi internazionali sono stati pari ai porti di Venezia, Napoli, (Genova ha costruito la sua prima darsena nel 1282) nell’antichità il suo arsenale costruiva flotte mercantili e armava le navi da guerra, l’Antica Officina delle Carte Nautiche di Francesco Maurolico ha realizzato le carte nautiche del Mediterraneo che Don Giovanni D’Austria ha usato per vincere la battaglia di Lepanto nel 1571. Il suo territorio anticamente comprendeva Termini Imerese e tutta l’area dell’Etna sino alle porte di Catania. Il canale di Messina è lungo 25 chilometri, il fondale è basso nel Tirreno, quasi una grande pianura, profondissimo nel Mar di Sicilia di fronte a Riposto. Tra Villa e Ganzirri , nel punto più stretto di tre chilometri, il fondale si erge come una diga che dai pochi metri del Tirreno precipita a sud a oltre 1.000 metri di profondità.
La SICILIA ha 390 comuni con 5milioni di residenti, un comune ogni 13mila abitanti, una media molto bassa dovuta all’accorpamento dei comuni nel periodo monarchico-fascista e alla crescita quasi nulla dei nuovi comuni con la Repubblica Italiana. Per la media Italiana la Sicilia dovrebbe avere almeno 800 comuni, per la media tedesca o spagnola 1.200 comuni, per la media greca 2.500 comuni, per la media francese la SICILIA dovrebbe avere 3.600 comuni. L’Italia è l’ultimo paese d’Europa per numero di comuni concentrati tutti al nord. In SICILIA il potere amministrativo concentrato in 390 amministrazioni comunali diminuisce il potere di controllo dei cittadini sulla gestione della cosa pubblica. La Mafia, con pochi uomini controlla facilmente una popolazione di 5milioni di persone occupando poche poltrone. Con 3.600 comuni diventa difficile fare abusi di potere o gestire male senza “essere visti da nessuno”. Chi ha diminuito il numero dei comuni e chi ha impedito il suo aumento HA FAVORITO LA MAFIA. Il decentramento amministrativo aumenta il controllo democratico dei cittadini sulla gestione dei beni pubblici, impedendo a ladri e mafiosi di approfittare dei posti di comando per fare i loro illeciti affari. Chi ha ostacolato la Sicilia nella crescita di rappresentanza democratica nelle istituzioni dei cittadini ha favorito la dittatura, i ladri ed i mafiosi. Chi impedisce le decisioni di una amministrazione locale (quando è eletta democraticamente e correttamente) con candidati imposti dall’alto o estranei agli interessi locali FAVORISCE LA DITTATURA, LA MAFIA, GLI AFFARISTI, I TRAFFICANTI INTERNAZIONALI I CUI INTERESSI SONO CONTRARI A QUELLI DELLA POPOLAZIONE CHE VIVE IN QUESTO TERRITORIO CITTADINO.
L’economia dei grandi porti della SICILIA è stata sempre rivolta agli scambi internazionali, le città-porto svolgevano una grande attività economica-culturale-diplomatica con tutti i “paesi del mare”. La struttura delle amministrazioni di queste città-porto è stata sempre rivolta verso l’estero sulle vie del mare. La Sicilia era la PRIMA FLOTTA MERCANTILE DEL MEDITERRANEO, prima dell’arrivo di Garibaldi, lo è ancora adesso come flotta delle navi da pesca. Messina è stata per secoli Città Stato, capitale della Sicilia e porto internazionale (secondo solo a Napoli, prima del terremoto del 1908). La struttura urbanistica del territorio di Messina fin dai tempi antichi ha prodotto i 40 villaggi che coronano i colli sopra il baricentro già abitato 5.000 anni fa nell’insediamento preistorico di Camaro ( corrispondente allo Svincolo Autostradale di Messina Centro) che insiste sul letto dell’omonimo fiume Camaro. La struttura territoriale somiglia a quella di LICATA, circondata sui colli dei “Campi Geloi” da decine di villaggi (preistorici) disposti a ventaglio sulla foce del fiume Salso o Himera Meridionale, come un grande teatro la cui orchestra è la città ed il palco è il Castello di Licata (Gela). La struttura urbana di Messina si è evoluta nei secoli in funzione del suo porto e del CANALE di MESSINA che controlla per tutto il suo percorso di 24 chilometri con i suoi 40 villaggi che sorgono sulle colline e sulla costa. Da TAORMINA a MILAZZO il tridente del CANALE si completa con CARIDDI AL CENTRO. Nell’evoluzione territoriale continentale MESSINA e LICATA hanno la stessa storia ma funzioni diverse verso il mare .
La prossima data del 2010 vedrà la nascita del mercato unico del Mediterraneo. I porti siciliani saranno al centro di questo mercato. Messina sarà il baricentro di questo sistema di scambio e punto di passaggio obbligato. La sua struttura amministrativa deve essere attenta a questo sviluppo e rivolta all’esterno nel grande lago Mediterraneo.
Messina deve recuperare il suo balcone sul mare, distrutto dal fascismo con la costruzione della faraonica ed inutile stazione ferroviaria, dal porto verso sud sino allo svincolo autostradale di Tremestieri. Deve recuperare il porto alle attività economiche e liberarlo dai traghetti di ogni tipo per restituirgli tutte le funzioni di un porto commerciale internazionale, trasformare il porto in un parcheggio per navi da crociera è riduttivo e offensivo oltre che pericoloso per la sicurezza di tutta la città. Il molo trasformato in un parcheggio per pulman di turisti è un’ affronto vergognoso per la città intera. Pensate ad una nave di 3.000 turisti, servono 60 pulman per portarli in giro, tutti schierati in fila al loro arrivo. Il porto interno è un cerchio con il diametro di UN CHILOMETRO. Il più grande porto naturale del Mediterraneo ridotto a sala di attesa per escursioni sull’Etna e gite a Taormina.
Il porto è privo dei più basilari servizi che non si possono sostituire con qualche tenda da campo. Tutto il porto deve essere funzionale alla destinazione prescelta o diventerà una trappola infernale per la confusione delle varie destinazioni d’uso. Il Tram ha prodotto una barriera fisica tra il molo e la Palazzata trasformando la cortina del porto nell’ennesimo corridoio per i TIR. La Palazzata era e resta il “TEATRO MARITTIMO” contenitore dei servizi per il porto, la barriera del Tram ha tagliato fisicamente l’accesso a questi servizi, uffici, ristorazione, commercio ………trasformando la cortina in un prolungamento dello svincolo autostradale impermeabile ad ogni contatto esterno in piena zona portuale. IL QUARTIERE del PORTO deve dare risposte a tutte le caratteristiche richieste da un porto non può essere pensato come un normale quartiere cittadino. Messina ha una concentrazione di caserme, in pieno centro, prive di ogni utilità militare, a cominciare dalla Dogana. IL QUARTIERE DEGLI UFFICI, in area centralissima che è quella dell’ex ospedale militare e della caserma Zuccarello, è stata già proposta come sede di aule del Tribunale. Costruzione di un nuovo e moderno Tribunale IL QUARTIERE DEGLI STUDI. svuotare tutti gli edifici pubblici, limitrofi alla cittadella Universitaria, compreso il Tribunale e consegnarli all’Università per concentrare, attorno alla cittadella, tutte le attività relative alle facoltà che sono rimaste al centro. Chiudere al traffico l’area tra il Rettorato ed il Duomo. Trasformare il Tribunale in Museo dell’Università. Trasferire nell’ex Istituto per Geometri Minutoli la Biblioteca Centrale dell’Università. IL QUARTIERE DELLA SANITA’ Policlinico Universitario. Chiusura immediata del Carcere di Gazzi. Consegna dei locali al Policlinico per servizi sanitari dei quartieri. Trasformazione dello Stadio Celeste per palestre ad usi terapeutici. IL QUARTIERE DELLA CULTURA (Municipio-Teatro-Galleria-Palacultura-MontediPietà). Chiusura alle auto di tutta l’area tra municipio e teatro. IL QUARTIERE DEI SERVIZI AI TRASPORTI spostare e concentrare tutti gli artigiani (meccanici-lattonieri…….. in un’area circoscritta e attrezzata). IL QUARTIERE DELL’ARTE aree non usate dalla FS in pieno centro storico IL QUARTIERE DELLO SPORT zona San Filippo
IL NOME del quartiere deve corrispondere alla sua storia urbanistica tramandata nei toponimi e nella cultura cittadina. Sostituire i nomi con altri riferimenti significa cancellare i confini storici del territorio e degli insediamenti .
LA CORRUZIONE : per combattere la “normalizzata” corruzione la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica deve essere alta. Il loro numero si deve avvicinare a quello dei paesi più civili come Francia e Grecia, aumentato per la gravissima situazione locale. In Francia ci sono 32.157 comuni (88%) sotto i 2.000 abitanti, in Grecia il 99%, in Spagna il 77%, in Italia il 45%
L’INFORMAZIONE il Comune pubblica un giornale QUOTIDIANO di informazione cittadina con una redazione formata da un corrispondente per ogni comune, uno per ogni quartiere, uno per ogni villaggio. Il giornale si legge su internet e murale su carta. E’ teletrasmesso dove esistono i punti informativi dell’ufficio stampa.
La CITTA’ STATO
Parlamento = Consulta della Città Stato Elezioni proporzionali un rappresentante ogni 1.000 cittadini, 260 consiglieri nei 4 comuni, Elezione nei Quartieri un rappresentante ogni 500 cittadini, 520 consiglieri nei 33 quartieri, 15 consiglieri per Quartiere. Senato: 130 senatori eletti nei 4 comuni, 33 nei 33 quartieri, 40 nei 40 villaggi, 16 eletti dall’Università. Totale 220 Partecipazione dei Consolati del Mare a tutte le decisioni del Parlamento che riguardano il porto. Leggi Comunali dei Popoli del mare adatte alla situazione unica di Messina. Struttura organizzativa aperta verso gli scambi internazionali, Ufficio della Camera di Commercio Internazionale. Il Presidente della Camera di Commercio e della Fiera nominato dal Parlamento della Città. Il Comandante della Capitaneria del Porto nominato dal Parlamento della Città. Il Comandante della Polizia Stradale nominato dal Parlamento della Città. Polizia Municipale Internazionale con deleghe nell’attività portuale. Polizia Municipale Turistica. Concentrazione degli Uffici portuali e dei Consolati nel Quartiere del Porto.
RESTITUZIONE DELLO STEMMA DI MESSINADisegnato dall’architetto Filippo Juvarra Con i simboli del dominio del mare E l’antico disegno del porto.
MESSINA CITTA’ STATO DEL CANALE DI SICILIA PORTO INTERNAZIONALE Parlamento e Senato dei 4 comuni, dei 40 villaggi, dei 33 quartieri.
COMUNE dei LAGHI di CARIDDIPOLO UNIVERSITARIO SCIENTIFICO OSPEDALE GENERALE DI PAPARDO
QUARTIERI 1-TorreFaro 2-Ganzirri 3-Faro Superiore, Curcuraci 4-Università, Ospedale, Serre 5-S.Agata
COMUNE del MARE di SICILIALIDI RIVIERA SUD QUARTIERI: 1-Santo Stefano Briga (Già comune indipendente) 2- Briga, 3-Santa Margherita, 4-Mili,
COMUNE del Parco dei PELORITANIBOSCO DEI PELORITANI LIDI RIVIERA NORD QUARTIERI: 1- 1- Castanea, 2- 2- Masse, 3- 3- Colli San Rizzo, Salice, Gesso 4- 4- Orto Liuzzo (Villafranca) (TUNNEL DEI PELORITANI pochi minuti per arrivare a Villafranca)
COMUNE DI MESSINA ZANCLEAQUARTIERI storici di Messina 1- 1- PANORAMICA DELLO STRETTO (Paradiso-Pace-Contemplazione) ) 2- 2- ANNUNZIATA (Museo-Universita’) 3- 3- GIOSTRA (Castronovo-San Michele) 4- 4- FIERA (Boccetta-Museo) 5- 5- CENTRO STORICO (Boccetta-Cannizzaro-Circonvallazione) 6- 6- PORTO (Palazzata-Zona Falcata) 7- 7- VIALE (Cannizzaro-Europa-Circonvallazione) 8- 8- ORIONE (Olimpia Orto Botanico- Colli) 9- 9- CAMARO (Ponte FS-Colli) Insediamenti abitativi da 5.000 anni. 10- 10- PROVINCIALE 11- 11- ZIR COMMERCIALE 12- 12- GAZZI-BORDONARO 13- 13- CONTESSE-MINISSALE 14- 14- SAN FILIPPO-Santa Lucia 15- 15- TREMESTIERI-Zafferia
Nei servizi DEMOGRAFICI e per la fornitura di documenti, con i moderni mezzi disponibili, si puo’ ridurre enormemente il personale del Comune, eliminando sprechi gestionali tramite sportelli elettronici sulla strada (tipo bancomat) dislocati in tutti i 33 QUARTIERI ed i 40 villaggi.
AUMENTO della partecipazione democratica dei cittadini nei consigli di quartiere, diminuzioni del personale. MAGGIOR controllo democratico sulla cosa pubblica minore spreco di risorse, meno tasse da pagare.
PUBBLICAZIONE delle leggi comunali, del lavoro e del commercio in tutti i locali pubblici tramite affissione obbligatoria con indicazione degli stipendi minimi dovuti al personale previsti dalle leggi in vigore.
REVISIONE delle LEGGI contenute negli USI e CONSUETUDINI della Camera di Commercio Eliminazione di leggi non pertinenti alla storia della città e aggiornamento alle moderne tecnologie.
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