7 marzo1947 PIAZZA PREFETTURA
MESSINA
1 maggio 1947 PORTELLA DELLA
GINESTRA
STRAGI DI STATO
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PRIMA E DOPO
LE ELEZIONI DEL PRIMO PARLAMENTO SICILIANO
20 APRILE
1947h Portella della Ginestra, 1 maggio 1947, STRAGE DI STATO
A 60 anni dalla
fine della guerra in Sicilia, un generale dei carabinieri Roberto
Giallombardo querela uno storico dell'Università di Palermo,
Giuseppe Casarrubea già collaboratore di Danilo Dolci, per avere
scritto che la morte di Salvatore Ferreri avvenuta in una caserma
dei carabinieri a Partinico, il 27 giugno 1947, non fu un
caso di legittima difesa di Giallombardo ed anzi non fu neanche
lui ad uccidere il Ferreri. Questo caso, simile a quello di
Gaspare Pisciotta è stato nascosto per anni, ancora oggi chi vuole
scoprire la verità viene immediatamente intimorito anche con le
querele.
Quanti si
affannano oggi a etichettare le stragi di stato della Repubblica
Italiana, dimenticano il 7 marzo del 1947, ad un mese dalle prime
elezioni del Parlamento Siciliano, nella Piazza della Prefettura
di Messina, 50.000 messinesi vennero usati come bersaglio dai
"reali" carabinieri, la repubblica esisteva già da 10 mesi, al
grido di "AVANTI SAVOIA" venne repressa nel sangue una
manifestazione popolare contro gli aumenti sui generi alimentari.
Sciascia ha
definito "I PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA" quelli che si
prendono il diritto storico di essere i nemici giurati della
mafia, ma come dice il giudice Gherardo Colombo "una Repubblica
basata su un accordo con la MAFIA per lo sbarco in Sicilia, non
può partire da nessun principio morale". Quelli che fanno la
professione di antimafiosi sapevano degli accordi su cui si
basava la "normalizzazione della Sicilia". Lo Stalinismo di
Togliatti ci ha consegnato in mano alla Mafia americana. Pochi
giorni prima delle elezioni dell'aprile 1947 Togliatti in
persona chiuse la campagna elettorale a Messina dicendo
ACCONTENTATEVI DELLO STATUTO DI AUTONOMIA oppure la "Mafia" vi
farà diventare una nuova stella della bandiera americana. Il
risultato è sotto gli occhi di tutti.
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