La città di GANGI al confine tra le
province di Palermo e Messina
si presenta come una montagna
semisferica coperta di case.
Il sole la illumina dalle prime falde
alla cima come un pianeta giallo
nel verde dei campi al centro di una
cinta di montaghe innevate.
L'antica ENGIO dei Crestesi sbarcati in
Sicilia per cercare Minosse
si trova da queste parti. Lo ha scritto
Diodoro Siculo, ENGIO si trova
alla distanza di 10 stadi da AGIRA (18
km). Da ENGIO a GANGI il
nome è cambiato di poco ma questa è la
nuova ENGIO.
Forse sul monte ALBUCHIA si trova
l'antica ENGIO che insieme a
ERACLEA MINOA furono fondate
dall'esercito cretese che si fermò in
Sicilia dopo il fallimento della
spedizione per ritrovare Minosse.
Minosse alla ricerca di DEDALO, era
stato ospitato dal re SICANO,
KOKALO che dopo un gran pranzo lo fece
affogare nella piscina dalle
sue tre figlie, restituì poi il corpo
all'esercito cretese dicendo che era
annegato per un incidente. Il corpo di
Minosse venne seppellito dai suoi
soldati in Sicilia.
KOKALO permise loro di restare in
Sicilia per fondare una città "oltre il
fiume"del suo regno e cioè Erachea Minoa.
Una parte dell'esercito si
mise in marcia verso l'interno della
Sicilia e fondò ENGIO, di questa non
si è ancora scoperto il sito antico.
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La moderna GANGI ha un centro storico
ben restaurato, con un corso centrale su cui si snodano: Palazzi del
Municipio, Chiese e Musei.
Un pavimento di pietra rossa copre il
corso su cui si aprono edifici sorprendenti.
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Il Palazzo di rappresentanza del Comune
Il Duomo con la sua magnifica torre;
Il Palazzo del Municipio;
Il Palazzo del Museo, 3 piani (Archologia,
Pinacoteca Giambecchina, Esposizioni periodiche):
Chiese e Palazzi di antiche famiglie (Ventimiglia....)
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GANGI divenne famosa con il Prefetto
Cesare Mori inviato da Mussolini a combattere la Mafia in Sicilia.
Mori assediò GANGI nel gennaio 1926 con metodi militari, chiuse
l'acqua alla popolazione del paese, arrestò centinaia di persone.
Sciascia nominerà Mori diverse volte nel
libro "Il giorno della Civetta".
Mori era un precursore dei
PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA,
Inviato da Mussolini per controllare i
piccoli mafiosi di provincia senza minimamente sfiorare i grandi
mafiosi della capitale.
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Durante lo "Stato di assedio" piemontese
che durò oltre 30 anni dall'annessione della Sicilia ai Sindacati
dei Lavoratori siciliani del 1888-94
i paesani raccontano che i "briganti"
passavano da una parte all'altra del paese in sella ai cavalli,
percorrendo le gallerie scavate dentro la montagna su cui è
costruita GANGI. A 13 km da qui, verso Messina, nel territorio di
Enna, svetta SPERLINGA.
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Il pittore Gaspare Vazzano o Bazzano nato
a Gangi nel 1562, detto "lo zoppo di Gangi" è l'autore di una quantità
di pale d'altare disseminate in tutta la Sicilia. Spesso il pittore
Giuseppe Salerno viene anche definito con lo stesso soprannome.
Questi i luoghi dei quadri dello "zoppo di
Gangi":
Collesano, Castelbuono,Gangi, Isnello,
Petralia Soprana e Sottana polizzi Generosa, S.Mauro Castelverde, Tusa,
Carini, Cinisi, Monreale, Palermo, S.Martino delle Scale, Enna ,
Nicosia, Piazza Armerina, Alcamo, Calatafimi, Mazara del Vallo,
Trapani, Bivona, S.Angelo di Brolo.
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I quadri della Madonna dell'Itria sono a
Castelbuono e a Carini.
Il quadro del Giudizio Universale (già
firmato Salerno) si trova nel Duomo di Gangi.
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