Messina 22 giugno 2006

Giudice Tosti 

Giudice Tosti e rimozione crocifissi dai luoghi pubblici
A: Daniele Capezzone
Camera dei Deputati


capezzone_d@camera.it
d.capezzone@radicali.it

   

Oggetto: Giudice Luigi Tosti e rimozione crocifissi dai luoghi pubblici.

   

Caro Daniele
questa lettera è stata inviata anche a varie associazioni laiche e atee così da coinvolgere anche loro in maniera marcata in merito allo stesso problema. Le associazioni sarebbero molte di più, ma non potendo comunicare con tutte, mi scuso per quelle mancanti. Questa lettera sarà comunque pubblicata su vari siti e diffusa.
 
Ti scrivo per ricordarti il caso del giudice Luigi Tosti. Come ricorderai Tosti tentò – difendendo la Costituzione italiana e la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo – di non discriminare i cittadini chiedendo la rimozione del simbolo religioso del crocifisso dai luoghi pubblici.
 
Una richiesta che qualsiasi Stato, che si definisce laico e non teocratico, dovrebbe accogliere immediatamente senza esitare e senza bisogno di una sollecitazione da parte di un funzionario dello Stato. Invece lo Stato italiano, con l’allora guardasigilli Roberto Castelli, non si mosse. Neanche Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica di allora prese posizione. Le istituzioni rappresentano i cittadini italiani oppure la Chiesa cattolica e il Vaticano?
 
Lo Stato italiano ha ritenuto che la richiesta avanzata dal magistrato Tosti fosse addirittura perseguibile e condannabile. Infatti Luigi Tosti è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, interdetto per un anno dai pubblici uffici e condannato a sette mesi di carcere in aggiunta di altri procedimenti contro di lui sempre in merito al tema di questa vicenda. E’ questa l’Italia laica e democratica che viene sbandierata? Oppure dovremmo chiamarla Italia vaticana oppure Repubblica pontificia italiana?

   

Ora a guardasigilli c’è Clemente Mastella e Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano. E’ da chiedersi se in politica, come in matematica, cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambi oppure resti invariato. Non ci resta che appurarlo.
 
Andiamo al punto Daniele. Questa lettera l’ho scritta di mio pugno, ma sappi che sto esprimendo il pensiero e il disagio di moltissimi cittadini scontenti di quanto sta accadendo. Il silenzio assordante dei mass media è coperto dall’ancora più assordante silenzio del Parlamento.
 
Ti chiediamo Daniele di attivarti e di attivare il tuo partito e gli altri partiti alleati che dovrebbero condividere e difendere gli stessi ideali come La Rosa nel Pugno, affinché le associazioni laiche si mobilitino in maniera concreta e massiccia sul territorio nazionale per aprire una petizione, una raccolta di firme a difesa del giudice Luigi Tosti e a difesa della laicità dello Stato. E’ inaudito infatti che da molti mesi – tranne rarissime eccezioni – non si siano attivate Interrogazioni parlamentari e Question time alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, né iniziative tranne che in Francia da parte dei Brights http://brightsfrance.free.fr/tostiitaliano.htm  e da altre nazioni. Certo è che bisogna provvedere al più presto per non disilludere i cittadini che hanno dato il proprio voto e la propria fiducia a una certa forza politica.
 
Ti chiamerò al telefonino la settimana entrante per raccogliere i tuoi commenti. Intanto ti comunico le coordinate dell’amico Luigi così potrai prendere contatto diretto con lui:

   

Luigi Tosti
tosti.luigi@alice.it
mobile 3384130312
tel. 0541789323
 
Un saluto cordiale,
 
Ennio Montesi
enniomontesi@tiscali.it
mobile 3393188116
 
Axteismo, No alla chiesa, no alle religioni
Movimento Internazionale di Libero Pensiero
http://nochiesa.blogspot.com
 
Nella foto, il parlamentare Daniele Capezzone e il giudice Luigi Tosti.