Juan Mario Miano PITTORE ARGENTINO |
Nato nel 1971 a Buenos Aires, ARGENTINA, vive e lavora a Messina. Diplomato presso l' Accademia di Belle Arti di Buenos Aires nel 1993. |
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IL 24 marzo 1976 il rumore dei
cingolati dei carri armati svegliava gli argentini. Dopo una lunga
notte di consultazioni, il governo di Isabel Peròn, regolarmente
eletto, fu obbligato a dimettersi. Si consumava così l'ennesimo colpo
di stato. Quello che milioni di argentini non sospettavano era che da
quel giorno sarebbe iniziata la più lunga e sinistra notte che
L'Argentina avesse mai ricordato. Il giorno successivo la giunta
militare instaurò un sanguinario regime di terrore , con
rastrellamenti di migliaia di oppositori politici, studenti, operai
ecc.
I volti dei dittatori, Videla, Massera,
Agosti comparivano ripetutamente in televisione e nei media per
spiegare ai cittadini che le forze armate erano costrette a prendere
il potere per sconfiggere la sovversione atea e marxista. Con questa
motivazione, dal 1976 al 1983, trentamila persone sono state
sequestrate, torturate uccise e fatte scomparire. Il simbolo di questo
genocidio è una parola, che rinchiude in se tutta la barbarie, la
violenza , la morte...
Questa parola è passata alla storia
per ricordare, per sempre, a tutti gli uomini e le donne del pianeta
che le vittime di questo genocidio, come tutti gli altri esigono
giustizia. Questa parola è " DESAPARECIDO ", scomparsi. Le
cifre del genocidio perpetrato in Argentina sono raccapriccianti
30.000 desaparecidos, 10.000 fucilati per le strade, 9.000 prigionieri
politici e più di un milione costretti all'esilio.
161 campi di sterminio dove migliaia di
persone sequestrate venivano torturate, le donne stuprate, i bambini
rubati ai genitori e dati in adozione alle famiglie dei militari.
Con l'avvento della democrazia questa
galleria degli orrori divenne tangibile agli occhi del mondo.
430 fosse comuni sono venute alla luce.
9783 cadaveri, bruciati, squartati,
fatti esplodere con la dinamite. Questa tragedia immane è potuta
accadere perché il governo argentino agiva con la complicità e il
beneplacito della grandi multinazionali, dei governi amici di queste,
in primis gli USA, l'Italia e lo stato Vaticano.
Oggi, dopo i grandi processi farsa
degli anni '80, dopo il tentativo di insabbiare le prove che avrebbero
potuto condannare questi macellai, dopo che il mondo intero ha
assistito inorridito agli scavi e alle riesumazioni dei corpi, i
carnefici sono ancora in libertà e passeggiano tranquilli per il
mondo ricordando atutti che il loro potere è stato e sarà immenso.
Che la loro impunità è stata e sarà garantita. Solo un fazzoletto
bianco gli ha fatto e gli farà sempre paura.
C.S. Leoncavallo Associazione Ya Basta! Lombardia
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