VESPRI ALLA FRANCESE O ALLA SANTA ROMANA CHIESA? |
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Rispondiamo al bellissimo articolo dedicato domenica 7 dalla "Repubblica" di PALERMO alla QUESTIONE del VESPRI SICILIANI di Piero Violante |
Al capo della redazione della
"Repubblica" di Palermo Fabrizio Giustino
Al giornalista redattore dell'articolo "A
CHI SPETTANO I VESPRI SICILIANI"
pubblicato domenica 7 aprile nel
"supplemento" di Palermo della "Repubblica".
La ringrazio per aver dato tanto spazio ad
una QUESTIONE di 720 anni fa.
Il quadro è di cm 280 x cm 180,
inclusa la cornice che ne è parte integrante.
Le figure dei Francesi e dei Guelfi
Italiani in primo piano sembrano degli armadi rispetto
ai piccoli Siciliani chiusi dentro le mura della quadrata fortezza
di Messina.
Molto bello l'articolo, devo fare un
complimento ai palermitani per il loro modo di
scrivere. Non è una sviolinata interessata credetemi.
Seguo i giornali palermitani da sempre
ed ho notato una caratteristica tipica di chi
una lingua la scrive e la parla da molti anni (forse 750).
L'assoluta padronanza dell'uso delle
giuste parole, della metrica, del ritmo
espositivo, dell' ironia velata e del sarcasmo feroce, per come esponete
certi argomenti sembra tutta "satira politica" di un Popolo,
il nostro, che ha visto tutto e non riesce più a
stupirsi di niente.
Ringrazio lo storico Piero Violante
per aver volontariamente omesso particolari
clamorosi che mi permettono di replicare sui fatti del Vespro, come
i 60.000 fanti che insieme ai 15.000 cavalieri e le 200 navi fanno
80.000 armati.
Adesso devo andare a fare causa alla
mia Banca che applicava interessi del 30% ma
entro pochi giorni faccio preparare un pezzo ai nostri storici dello
Stretto.
La QUESTIONE è molto simpatica, a
Messina è molto seguita. ll giornale sicuramente
può essere interessato ad aumentare il numero dei lettori se nelle
pagine di Palermo si parla anche di Messina. A
Catania rivendicano altri primati e anche loro
stanno preparando un pezzo STORICO.
Una piccola precisazione per soddisfare
subito la curiosità di "Amari".
Il ristorante che ospita il quadro ha
un allestimento particolare ed una localizzazione
meravigliosa, si trova accanto all'unica chiesa di Messina che
è rimasta come 720 anni fa, la chiesa dei Catalani.
Nuovamente grazie al Sigror Violante
(parente?) per la dimenticanza degli 80.000
armati ma "la salute prima di tutto!". Sa mi ha investito un
TIR di fronte a casa mia, uno dei 4.000 che ogni
giorno passano accanto alla Chiesa dei
Catalani, cervicale ko, mani e braccia doloranti, "la
sinistra" non funziona quando la "destra" lavora troppo.
Si deve dedicare più tempo alla
propria salute, spesso ce ne dimentichiamo vivendo
accanto al pericolo, e poi chi di noi non ha "armadi nello
scheletro?", basta decidersi a farli
uscire fuori, un quadro non sarà come le Universiadi ma
ha un grosso vantaggio: non bisogna aspettare 10 anni per confrontarsi .
Distinti saluti da Messina, Via Giuseppe La
Farina.
Messina 8 Aprile 2002
Rosario Baeli baeli@messinacitymap.com
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