1 -Fra le grandi scelleratezze ci sono il disprezzo degli dei, l’oltraggio ai genitori, l’offesa ai magistrati e alle leggi, il consapevole vilipendio della giustizia.
2 -Siano lodati quelli che soccorrono i bisognosi e quelli che allevano figli e difensori per la patria, madre comune.
3 -Bisogna amare i buoni e trattare con loro, imitandone probità e virtù, poiché l’uomo senza virtù non è perfetto.
4 -Bisogna soccorrere il cittadino ingiustamente oppresso in patria o all’estero e accogliere e congedare familiarmente, secondo le proprie leggi, ogni straniero rispettato nella sua patria.
5 -I vecchi inculchino nei giovani il pudore, in modo che questi arrossiscano per ogni mala azione. Dove i vecchi sono spudorati, figli e nipoti saranno sfacciati. Dove regna la sfacciataggine, seguono l’oltraggio, l’ingiustizia , la violenza.
6 -Bisogna coltivare l’onestà e la verità e odiare la menzogna e la turpitudine, cose da cui si riconosce la malizia. Ciò va fatto fin dall’infanzia, castigando i bambini bugiardi e premiando i veritieri.
7 -I figli dei cittadini hanno diritto di andare a scuola a spese dello Stato.
8 -Bisogna essere piuttosto prudenti che savi. Spacciarsi per sapienti è cosa vile; e così è meglio essere temperati e modesti anziché sembrare di esserlo. Nessuno ardisca vantarsi di una virtù che non ha.
9 -Bisogna rispettare i magistrati ed i genitori, obbedendo loro e venerandoli. I magistrati, poi, giudichino con amore paterno, mettendo da parte le simpatie, amicizie e rancori.
10 -E’ ottima cosa denunciare i delinquenti, affinché lo Stato sia salvo ed abbia così molti cittadini che si preoccupino dei suoi statuti.
11 -Chi fa una denunzia riferisca solo ciò che fu commesso deliberatamente e non ciò che fu commesso per imprudenza.
12 -Bisogna che tutti emarginino ed accusino come ingrato quel reo che ha in odio il denunziante e che non riconosce il merito a chi l’ ha liberato dalla pessima malattia del delitto.
13 -I calunniatori ed i falsi testimoni siano costretti ad attraversare la città coronati di tamerici.
14 -Non ci si deve vendicare del male ricevuto, usando la maldicenza. Il buon cittadino dice bene e non male degli altri.
15 -Chi vince la sua ira si giudichi migliore di chi si adira.
16 -Chi è schiavo della ricchezza e del denaro sia disprezzato perché misero e illiberale.
17 -Indegno e perverso è chi ha una casa più alta dei templi, del foro e dei tribunali. Gli edifici pubblici devono essere le costruzioni più alte.
18 -Nessuno pronunci parole turpi per non abituarsi ad azioni turpi, offuscando la mente con pudicizia e scelleratezza. Le cose oneste e sagge chiamiamole con i loro nomi, mentre le disoneste non dobbiamo neanche nominarle: è turpe anche il parlare di cose turpi.
19 -Ognuno generi la prole con la sua legittima moglie, senza sprecare la forza generatrice senza consumare ciò che è prezioso, infatti la natura lo produsse per generare la prole.
20 -La moglie sia casta e non si abbandoni all’adulterio, per non indignare gli dei.
21 -Risposarsi è permesso solo alle coppie che non hanno figli. Chi impone una matrigna ai propri figli è escluso dalle cariche pubbliche.
22 -Le leggi devono essere osservate ed eseguite anche se mal espresse. I trasgressori saranno puniti.
23 -E’ vietato entrare armati nei luoghi pubblici dell’assemblea parlamentare.
24 -Tutti sono ammessi alle cariche pubbliche, con pene più pesanti ai ricchi e leggere per i poveri che si rifiutano di assumerle.
25 -In certi casi è permesso il divorzio: i figli maschi andranno col padre, le femmine con la madre.
26 -Pesanti pene sono previste per chi frequenta malfattori e malandrini.
27 -Tutti i cittadini devono imparare le leggi e recitarle nei giorni festivi, affinché restino impresse nella mente.
28 -Le leggi devono essere scritte in versi in modo che siano facilmente ricordate dai cittadini ed anche dai giovani studenti.
EDITTI DI ENTELLA
1 -Le leggi devono essere pubblicate ed esposte in modo permanente alla cittadinanza per farle conoscere a tutti i cittadini
2 - Si deve promuovere la fratellanza fra le città Stato per aiutarsi in caso di necessità, carestie, catastrofi.
3 - Quando due fazioni nella città si scontrano, si deve promuovere la loro pacificazione gemellando i singoli componenti delle due fazioni e facendoli agire insieme per il bene comune. |