MODELLO ITALIA ? NO GRAZIE ! |
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Conflitto di interessi privati in cariche pubbliche. MODELLO ITALIA NO GRAZIE Dal "grande fratello" al "piccolo cugino" il controllo multimediale o parrocchiale si esercita in modo capillare. La corruzione è lo strumento del mantenimento del controllo allargato ai RICATTATI-CONTROLLORI. Il silenzio degli intellettuali, bene informati, viene pagato con le molliche dei banchetti degli appalti. Le cariche pubbliche di sottogoverno divise sapientemente per accontentare tutti i partiti. Il direttore di una istituzione culturale che gestisce miliardi pubblici, finanzia progetti e spettacoli di amici e nemici, con questa complicità si congelano le voci capaci di analisi critiche. Due città sono state interamente costruite sul MODELLO ITALIA per motivi diversi: Roma e Messina. La prima è stata "creata" capitale, la seconda reinventata dopo il terremoto del 1908. Bombardata dai Borboni dal suo stesso porto, Messina elesse 3 volte consecutive il pericoloso ricercato repubblicano Giuseppe Mazzini suo deputato al neoparlamento Italiano dei Savoia e, per tre volte, Vittorio Emanuele II annullò le votazioni. Con il terremoto la città ricomincia da zero .. la vita, l'architettura, la politica. Il fascismo la edifica a sua immagine e somiglianza dalle abitazioni agli uffici pubblici. Ripopolata di impiegati, ferrovieri, paesani e militari, la città diventa un cantiere di esperimenti tecnici, politici e linguistici. Distrutta nuovamente "SVUOTATA" dai bombardamenti Anglo-Americani, rinasce ricostruita ancor prima di Londra e di Palermo. Dal MODELLO SAVOIA al MODELLO FASCISMO al MODELLO DC. Dentro i palazzi del potere sono radicati questi tre modelli sovrapposti, avamposto per il controllo di tutta la Sicilia, come lo fu la PREFETTURA fascista di Messina per controllare tutte le altre prefetture infiltrate di "mafiosi". Mancava una classe dirigente cittadina in grado di recuperare i ritardi , si decise che la Facoltà di Giurisprudenza fosse il mezzo di riscatto, avvocati per difendere la città e rivendicarne i diritti e medici per "industrializzare" l'Università. Oggi 2 mila avvocati sono iscritti all'albo di Messina, c'è lavoro solo per 500, ed il Policlinico Universitario è per grandezza il 5° in Europa mentre la Facoltà di Ingegneria, nata con il biennio dopo il 1908, è stata completata dopo 90 anni e solo oggi è in costruzione la sede definitiva. Gli avvocati invece di rappresentare e difendere la città , se ne sono impossessati. I medici hanno creato una città dentro l' Università e da questa industria escono gli "amministratori" di tutto. L'Ordine degli avvocati si permette di prestare per 2 anni il suo presidente al Comune di Messina come Assessore al Contenzioso, mentre consiglieri vengono nominati in cariche di sottogoverno da sindaci di opposto colore politico. Il partito degli avvocati piazza i suoi campioni alla cultura ai lavori pubblici, all'annona e all'ecologia……..a questo poi si unisce una caratteristica di Messina: fino a 25 anni fa non esisteva nessuna Facoltà universitaria in Calabria, quasi tutti gli avvocati di Reggio si sono laureati a Messina ed hanno interessi nella città. L'istituto del Giudice di Pace ha arruolato avvocati del vicino distretto che in realtà sono ben radicati nel territorio di Messina e, nel caso di controversie tra due parti con origini sullo Stretto, capita spesso che il Giudice di Pace sia del "Continente" ma ben attivo a Messina, con un problema di equilibrio di non poco conto. Stessa cosa per problemi di competenza territoriale di controllo tra un Tribunale e l'altro, Messina sentinella della Sicilia con Reggio caporale. Adesso si vuol precisare un principio che va oltre quanto oggi sia lecito in Italia, in questa Repubblica, nell'era del "grande fratello": il presidente di un ordine professionale come l'Ordine degli avvocati , forse il più importante degli ordini per le garanzie di difesa del cittadino, secondo la Costituzione e le leggi in vigore, dalla soverchiante forza dello Stato e delle sue istituzioni, come può occupare contemporaneamente la poltrona di controllore e controllato facendo l'assessore per conto del Sindaco proprio nel settore del CONTENZIOSO, cioè gli affari legali del Comune. Se un avvocato del Comune si comporta male, l'azione disciplinare è esercitata dalla stessa persona che lo attiva Politicamente, un presidente dell'ordine che ha clienti in causa contro il Comune si ritrovano come controparte il loro stesso avvocato che in realtà come presidente dell'ordine dovrebbe essere fuori da ogni parzialità. Stessa cosa succede nell'Ordine degli Ingegneri, già commissariato dal Tar di Catania per la questione del Tram. Il presidente dell'ordine degli Architetti (buonanima), che dovrebbe vigilare e partecipare ai mutamenti urbanistici cittadini, solo dopo due anni di sventramenti esordisce affermando pubblicamente "non posso più stare zitto sulle rovine del Tram". Tralasciamo L'ordine dei medici per le recenti attività della magistratura. Questi ordini oggi sono organi di controllo o corporazioni ? Se perseguono interessi di categoria non possono partecipare alla vita pubblica politica della città perché la loro presenza turba l'equilibrio delle amministrazioni che Governano gli interessi di una comunità, per non dire dei segreti d'ufficio che si mescolano da un palazzo di potere all'altro, il famoso segreto professionale poi diventa dominio pubblico.Questa è la città di Dicearco, incaricato da Alessandro di trascrivere le Costituzioni delle 200 città del suo regno e la storia di Sparta che veniva fatta leggere agli alunni di tutte le scuole; questa è la città di Evemero che scrisse la nuova religione Panteista dei Greci; questa è la città del Vespro Siciliano, 4 mesi di resistenza all'assedio contro 60.000 guelfi franco-papali; questa è la città di Antonello ed Eustochia precursori del Rinascimento e continuatori del nuovo indicato da S. Francesco e S. Chiara; questa è la città di F. Maurolico matematico e geografo che permise la storica vittoria di Lepanto;questa è la città che da sola si sollevò contro il regno di Spagna; questa è la città di F. Faranda che scrisse il Codice Penale del nuovo regno Piemontese; questa è la città del 7 marzo 1947 quando 50.000 messinesi rivendicarono il loro diritto nella piazza della prefettura del Governo Italiano. Indro Montanelli affermava che l'Algeria sta alla Francia come la Sicilia all'Italia. Il MODELLO ITALIA ha ridotto la Sicilia alla fame, alla sete, all'elemosina, alla vergogna. Nel 1744 le città di Sicilia chiesero al re di turno che gli avvocati ed i giudici si occupassero esclusivamente di giurisprudenza, capivano il facile conflitto di interessi di persone che dovevano decidere in questioni di interesse pubblico o difendere gli interessi dei privati. Oggi questo è lecito ma il risultato è il MODELLO ITALIA il cui più bell'esemplare è la città di Messina. Chi si occupa di tribunale NON DEVE OCCUPARE NESSUNA CARICA PUBBLICA, avvocato o giudice che sia, . Questa è una regola fondamentale alla base di ogni BUONGOVERNO. Si deve liberare la pubblica amministrazione da legami e parentele con il palazzo dei CONTROLLORI. Tornare a gestire la giustizia, dopo aver governato la pubblica amministrazione, è una gravissima occasione di ricatto e vendetta , stessa cosa per gli avvocati….. semplici o "consiglieri dell'Ordine". La città in mano agli avvocati equivale a bloccare ogni voce contraria nel timore di vendette dentro il Palazzo della Legge. I medici sono già stati ridimensionati nel loro strapotere anche se arrivano ancora colpi di coda dei dinosauri che non vogliono cedere il passo. GLI AVVOCATI ED I GIUDICI NON DEVONO OCCUPARSI DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: in Sicilia è fondamentale da secoli, l'Italia faccia come vuole ma non può trascinare gli altri nella OCCASIONE QUOTIDIANA della " NORMALE CORRUZIONE". |